KARANCSLAPUJTŐ

Gemellata con Bastia dal 4 Aprile 2004

www.karancslapujto.hu

Pagina Facebook

ARTE STORIA E CULTURA

KARANCSLAPUJTO (Lapujto) è un Comune dell’Ungheria di 2.897 abitanti. Il paese e i suoi dintorni erano già abitati in epoca antica, ma il suo nome è menzionato per la prima volta nei documenti scritti nel 1303 come Bocsár. Karancslapujto è stata creata unendo diversi insediamenti: prima Mikófalva, Lapujto e Bocsár divennero un villaggio chiamato Lapujto, poi Bocsárlapujto fu fondato nel 1927 con l’adesione di Karancsapátfalva e il suo nome fu cambiato in Karancslapujto nel 1956. Gli edifici monumentali significativi sono la nuova chiesa cattolica neo-romanica (1899) in onore della Signora d’Ungheria e la chiesa luterana consacrata nel 1820. Uno straordinario monumento storico e religioso è la Cappella di Santa Margherita a Karancshegy. Secondo la tradizione, la cappella fu costruita nel IV sec ed era un luogo di pellegrinaggio dove viveva anche un eremita. Il villaggio è stato a lungo di proprietà della famiglia Mocsáry, di cui rimangono due dimore: villa Mocsáry-Papp Saxon (1820) e il castello di Mocsáry. Qui visse Antal Mocsáry, che per primo raccontò la storia di questa contea e a lui è dedicata la scuola elementare, che attualmente ospita quasi 600 bambini.

TERRITORIO

Le principali colture sono quelle del frumento e del girasole. Stabile è la produzione del mais, mentre sono in calo le produzioni di patate e vino. Elevata è la produzione del vino Tokaj, coltivato su tutte le colline circostanti. Particolare e tradizionale del paese è la coltivazione del peperoncino rosso da cui si ricava la paprica. Altre colture diffuse sono l’orzo, la barbabietola da zucchero e la segale.

GASTRONOMIA

Tra le bevande molto importante è il vino Tokaj Aszù definito dal Re Sole “Vino da re, re dei vini”, prodotto con uve muffite e frutto di una produzione complicata e lunga. Tipico anche il miele di acacia che accompagna naturalmente i molti dolci locali come il bejgli (una specie di strudel) o il profumatissimo kurtoskalacs. Regina delle tavole è però la carne bovina della razza grigia ungherese. La sua carne, essiccata o unita a grasso di suino di razza mangalica, si usa per produrre insaccati, in genere piccanti, mentre fresca è cotta alla griglia oppure stufata e insaporita con la paprica. Ricchissima anche la selvaggina: cervo, muflone, capriolo, daino, cinghiale, fagiano, anatra, lepre, oca si usano come i bovini per preparare lo spezzatino (pörkölt) e il gulash (che in Ungheria è una zuppa di nome gulyásIl)

ECONOMIA

E’ un Comune a vocazione principalmente agricola ma è ben sviluppata anche l’imprenditoria. Le imprese guidate da donne in Ungheria sono il 28,1% : il paese si piazza così al 12° posto a livello mondiale per quanto riguarda il numero delle imprese al femminile (dati del 2018)

ITINERARI

Situato nel centro-nord dell’Ungheria, Karancslapujto è circondato da colline di origine vulcanica che arrivano a 400-600 m di altezza e posto a valle in prossimità del fiume Zagyva. Questa posizione rende la zona ricca di percorsi escursionistici. Ci sono sentieri facilmente percorribili, con vari livelli di difficoltà, ad esempio alle cascate Basalt, l’itinerario ad anello da Okres Lucenec o l’itinerario ad anello da Nyulasdulo.Numerose sono anche le riserve naturali dove si possono trascorrere vacanze e tempo libero in ambienti incontaminati, ricchi di vegetazione e fauna selvatica.